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martedì 24 gennaio 2012

ACQUA 27 MILIONI DI VOTI NON RISPETTATI

Ritorniamo in città a parlare di acqua con un dibattito pubblico. Questa volta lo facciamo nel migliore dei modi con Marco Bersani, uno dei massimi esponenti del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua. L’auspicato ritiro dell’art.20 del decreto Monti ci ha permesso di proseguire la nostra battaglia territoriale, quindi di incentrare la serata del 6 febbraio sulla ripubblicizzazione della Multiservizi S.p.A. . Come sempre abbiamo sostenuto, le leggi abrogate con i due quesiti referendari, nonostante i nostri amministratori ancora non abbiano applicato la cancellazione del 7% della remunerazione del capitale investito dalle nostre bollette, rappresentano esclusivamente un passaggio intermedio verso una vera ripubblicizzazione del servizio idrico integrato affinché l’acqua venga tolta dai profitti e dalle speculazioni finanziarie, il suo accesso riconosciuto come un diritto inalienabile, ed il mantenimento della rete idrica affidata alla fiscalità generale. La strada è ancora lunga e piena d’insidie. La questione della conversione della Multiservizi S.p.A. è squisitamente locale. Napoli e Parigi in modo particolare c’insegnano che la conversione del servizio idrico integrato in ente di diritto pubblico è possibile e non c’è alcun impedimento di normative sia nazionali sia europee che possano ostacolare questo processo.

E’ una questione di volontà politica. Dai maggiori partiti del centrosinistra che hanno appoggiato pubblicamente i due “si”nella consultazione referendaria di giugno, ci aspettavamo un concreto impegno che andasse in direzione dell’esito referendario e che rispettasse la volontà popolare. Cosi non è stato, la situazione nella provincia di Ancona è rimasta invariata e si continua a trarre profitti dall’acqua e difendere il modello S.p.A. in house. In altre provincie rosse è addirittura peggiorata con l’affidamento della gestione del servizio idrico ai privati. Torino con PD, IDV e SEL al governo è il caso più clamoroso.

E’ una questione ideologica. Nonostante la crisi economica e i suoi effetti devastanti sulla società e la vita delle persone, la politica tutta si ostina a riproporre gli stessi modelli economici che l’hanno prodotta. Il consumo superfluo di massa è in crisi e le banche e multinazionali vogliono risolvere il problema del profitto mettendo a valore finanziario i bisogni primari delle nostre vite ad alta redditività deflagrando cosi qualsiasi tipo di principio etico.

E’ una questione di sanità politica. Con le Aziende Speciali Consortili si metterebbe fine al clientelarismo dei partiti legati alle solite società che li sponsorizzano, alla gestione strettamente partitica delle società in house in cui trombati della politica occupano l’ennesima poltrona nei consigli d’amministrazione. Non avremmo bisogno di direttori generali ed altre costose sovrastrutture, distanti dai cittadini e fuori dal diretto controllo. Ci sono già i sindaci, pagati e preposti per la gestione di questo bene comune, con la partecipazione diretta e la vigilanza dei singoli cittadini interessati e associazioni.

Discuteremo di questo e di molto altro lunedi 6 febbraio alle 21,15 presso la Chiesa dei Cancelli in via Arsilli - Senigallia. Dopo l’intervento di Marco Bersani il microfono sarà aperto per dare la parola ai cittadini intervenuti.

Marco Bersani
E’ una delle figure più autorevoli sia all’interno del dibattito anti-nuclearista, sia in quello dell’acqua bene comune. Socio fondatore di Attac Italia è anche autore di diversi libri e interventi su entrambi gli argomenti.
Tra i portavoce del Genoa Social Forum nel luglio 2001, è fra i principali animatori del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua che ha dato vita alla campagna referendaria.

Comitato Acqua Bene Comune Senigallia

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