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giovedì 14 giugno 2012

Reclami a pioggia alla Multiservizi S.p.A.

L’abbiamo buttata fuori dalla porta a furor di popolo un anno fa esatto, ma la stanno facendo rientrare dalla finestra. Nel frattempo gli amministratori locali, l’ATO 2 ed i gestori della Multiservizi S.p.A. fanno finta di nulla, continuando ad appropriarsi indebitamente del denaro degli utenti senigalliesi. Stiamo parlando della remunerazione del capitale investito. Quella voce presente nel calcolo della tariffa, che 27 milioni d’italiani hanno scelto di non volere più pagare con il Referendum del 12 e 13 giugno 2011, e diventata legge a tutti gli effetti il 21 luglio 2011.
Sono parole che puntualmente in ogni comunicato riportiamo e non ci stancheremo di essere ripetitivi perché non accettiamo l’idea di vivere in un paese in cui vengono ignorati gli elementari principi su cui si fondano le democrazie moderne.
Nelle bollette dei cittadini ancora grava quella voce che non ha nessun reale collegamento ad alcun tipo di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio idrico integrato; una voce che 27 milioni di cittadini hanno deciso di abrogare affinchè quel capitale non diventasse appetibile per i privati, ne’ per dar vita ad una speculazione bancaria e finanziaria poiché capace di garantire profitto semplicemente investendo del capitale.
Il Sindaco Mangialardi continua a sostenere pubblicamente che i proventi del Comune di Senigallia sono rinvestiti nella stessa Multiservizi S.p.A.. L’art 13 della legge Galli n.36/1994 che disciplina il servizio idrico dichiara  esplicitamente che la tariffa “è determinata tenendo conto della qualità della risorsa idrica e del servizio fornito, delle opere e degli adeguamenti necessari, dell’entità dei costi di gestione”. Il costo del servizio idrico lo paghiamo già attraverso la tariffa, senza che sia necessaria la remunerazione del capitale.
Inoltre questo “virtuosismo”è tutto da dimostrare. Non è dato conoscere a quanto ammonta la remunerazione del capitale, quanto spetta al Comune di Senigallia, quanto incide in percentuale nelle bollette degli utenti, quali sono le spese dei costi d’amministrazione. Le chiacchiere stanno a zero.
Ad un anno esatto dall’esito referendario che ha sancito l’abrogazione della remunerazione del capitale investito, dalle parole abbiamo deciso di passare ai fatti. Dopo numerosi banchetti informativi effettuati tra la città di Senigallia e di Corinaldo, 141 utenti hanno sottoscritto la lettera di formale reclamo che questa mattina abbiamo consegnato alla sede della Multirservizi S.p.A. di Senigallia.
Chiediamo che venga eliminata dalle fatture emesse dalla società la quota di remunerazione del capitale investito, avvisando che la stessa costituisce una pratica scorretta ai sensi di quanto previsto dal d.lgs. n.20672005 (c.d. Codice del Consumo).
Contestualmente chiediamo che la Multiservizi S.p.A. provveda a rimborsare ai firmatari quanto già da questi indebitamente corrisposto a titolo di remunerazione del capitale investito, con riguardo al periodo successivo al 20.07.2011.
Senza alcun preavviso, ci riserveremo di promuovere le azioni più opportune comprese quelle legali nelle competenti sedi giudiziarie o di autoriduzione della bolletta.
Comitato Acqua Bene Comune Senigallia



sabato 2 giugno 2012

Se l'Authority cancella il referendum


Un nuovo sistema tariffario riconosce una percentuale di remunerazione sugli investimenti realizzati e contraddice il secondo quesito referendario sull'acqua pubblica. Domani a Roma la manifestazione nazionale per i beni comuni e la democrazia

Ci sono tante ragioni che portano il popolo dell'acqua e dei beni comuni a manifestare domani pomeriggio a Roma. C'è il fatto che siamo ad un anno dalla scadenza referendaria e siamo di fronte alla situazione per cui quell'esito viene disatteso e contraddetto, in specifico per quanto riguarda i due referendum sull'acqua. C'è il contrasto alla nuova spinta alla privatizzazione dei servizi idrici e, più in generale, dei servizi pubblici locali che, lungi dall'essere fermata nonostante la volontà espressa dalla maggioranza assoluta dei cittadini del nostro Paese, trova oggi le sue punte di diamante nel progetto della grande megautility del Nord e nel disegno di Alemanno di arrivare alla definitiva privatizzazione di Acea. C'è la volontà dei soggetti che sono stati protagonisti in questi anni della battaglia per affermare che l'acqua è bene comune per eccellenza e che tutti i beni comuni vanno sottratti alle logiche di mercato di far sentire con forza che la nostra iniziativa non si è conclusa con la vittoria referendaria e che chi pensa che essa possa essere messa tra parentesi si sbaglia di grosso. C'è, ancora, la consapevolezza che le politiche recessive e neoliberiste del governo Monti incorporano come punto strategico la privatizzazione dei servizi pubblici e la riduzione del perimetro dell'intervento pubblico e che a ciò ci si deve opporre. C'è, infine, la stessa vicinanza alle popolazioni colpite nei giorni passati dal terremoto e l'idea che la solidarietà che ci lega loro sta insieme alla battaglia per la tutela del territorio e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

venerdì 1 giugno 2012

La Repubblica siamo noi

Paolo Oddi (Fp Cgil): «A un anno dal referendum contro la privatizzazione dell'acqua, il governo Monti contraddice platealmente l'esito del voto»
Il sito del Forum italiano per i movimenti per l'acqua si apre con una citazione che ha fatto la storia: «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci». Era Gandhi.


Inguaribili ottimisti? Non solo. Intanto, anche se sembra passato un secolo, lo scorso giugno milioni di italiani hanno scelto di mettere l'acqua fuori dal mercato e di tagliare le unghie ai profittatori che intendono fare soldi svendendo il bene comune vitale per eccellenza. Oggi questi profittatori, come se la democrazia fosse un optional - e del resto ne danno prova ogni qualvolta prendono decisioni o aprono la bocca - si sono travestiti da tecnici del governo. «Ad un anno dalla straordinaria vittoria referendaria - si legge sul Forum - costruita da una partecipazione sociale senza precedenti, il governo Monti e i poteri forti si ostinano a non riconoscere i risultati e preparano nuove normative per consegnare definitivamente la gestione dell'acqua agli interessi dei privati, in particolare costruendo un nuovo sistema tariffario che continua a garantire profitti ai gestori». Appunto, e adesso che si fa?

Campagna d'obbedienza Civile. Dove trovarci in questo week end

Prosegue senza soste la Campagna d'Obbedienza Civile. In questo week end potrete incontrarci per firmare le lettere di reclamo da mandare alla Multriservizi S.p.A, oppure semplicemente per ricevere informazioni, scambiarci opinioni e farci delle critiche, nei seguenti punti:


Venerdi 1 Giugno -Spazio Comune Arvultùra -via Abbagnano 4 dalle h 18 in poi in concomitanza con gli stand della filiera corta e la raccolta di ordinazioni di parmigiano a sostegno dei caseifici colpiti dal sisma;

Domenica 3 Giugno - davanti la Rotonda a Mare -   h 17


La raccolta dei reclami si estende anche a Corinaldo. L'Arci P.Neruda e Cittàttiva organizzano un banchetto:
Domenica 3 Giungno  piazzetta Ex-Chiosco -  h 9,30